Organizzazione del curricolo
La scuola dell’infanzia accoglie, stimola la curiosità, l’esplorazione e le domande, valorizza le proposte, progetta occasioni di apprendimento attraverso l’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori, guida l’organizzazione di ciò che i bambini e le bambine vanno scoprendo. Educa alla comunicazione chiara ed efficace.
Finalità educative generali
- Formare soggetti liberi, responsabili e partecipi alla vita della comunità locale, nazionale, internazionale;
- Promuovere lo sviluppo della personalità cognitiva, affettiva, morale e religiosa.
Finalità educative specifiche (Indicazioni Nazionali 2012)
- Promuovere nei bambini e nelle bambine lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e delle prime esperienze di cittadinanza.
Il raggiungimento delle finalità educative si concretizza nei campi di esperienza, cioè i vari ambiti del fare e dell’agire dei bambini e delle bambine, i settori di competenza degli specifici apprendimenti che si vanno intrecciando. I campi di esperienza vengono così definiti:
Il sé e l’altro
È il campo che considera le grandi domande, le riflessioni esistenziali e morali dei bambini e delle bambine, per promuovere la presa di coscienza della propria identità, delle diversità e delle regole essenziali alla vita sociale.
Il corpo in movimento
È il campo della corporeità e della motricità, nel quale si promuove la consapevolezza del proprio corpo come espressione della personalità, che permette ai bambini e alle bambine di entrare in relazione con sé, gli altri e il mondo circostante.
Immagini, suoni, colori
È il campo che considera tutte le varie forme di comunicazione e di espressione: la voce, il gesto, la drammatizzazione, la musica, la manipolazione e la trasformazione di materiali diversi per la conoscenza di sé e della realtà, educando al bello e all’arte.
I discorsi e le parole
È il campo che riguarda le capacità comunicative riferite al linguaggio orale e al primo contatto con la lingua scritta, alla riflessione al dialogo, al domandare per conoscere e capire all’ascolto per aprirsi ad altri punti di vista.
La conoscenza del mondo
È il campo che coinvolge in modo specifico le capacità di raggruppare, ordinare, quantificare, misurare, comprendere i fatti ed i fenomeni della realtà attraverso l’esplorazione, la scoperta e la prima sistemazione delle conoscenze sul mondo naturale.
Accoglienza e ambientamento
All’inizio dell’anno scolastico le insegnanti predispongono un progetto accoglienza individualizzato per ogni bambino; tale progetto si prefigge di:
- dare significato all’incontro ed alla relazione tra famiglia e scuola;
- favorire la relazione tra bambini e bambine;
- comprendere le emozioni provate dai genitori, dai bambini e dalle bambine;
- rendere positiva l’esperienza di distacco dalla famiglia;
- creare per i genitori, per i bambini e le bambine un clima sereno e promuovere un senso di fiducia verso il nuovo ambiente e le persone che lo “abitano”.
Le strategie metodologiche
- Il gioco come risorsa privilegiata di apprendimento e di relazione (individuale, collettivo, libero, organizzato, espressivo e cognitivo);
- L’esplorazione e la ricerca per permettere ai bambini e alle bambine di osservare, scoprire, confrontarsi, porsi interrogativi e costruire ipotesi, per aprirsi a nuove prospettive e competenze.
- La narrazione per creare contesti di comunicazione.
- La progettazione per coinvolgere i bambini e le bambine nei percorsi di apprendimento del fare e del pensare.
- La pluralità di relazione
- La mediazione didattica
- I laboratori per ri-elaborare gli apprendimenti, rafforzare la competenza e valorizzare il contesto.
Il processo educativo
Il processo educativo si rende dinamico attraverso:
- L’osservazione sistematica in attività e nel gioco libero
Durante i primi venti giorni di scuola l’osservazione è finalizzata alla formulazione delle ipotesi di lavoro, mentre quella effettuata in itinere è indispensabile ad individuare i bisogni, i desideri, le aspettative e le competenze di bambini e bambine; consentendo la verifica, la valutazione e l’eventuale riorganizzazione dei percorsi.- Progettazione
La progettazione, nelle sue linee generali, è pensata all’inizio di ogni anno scolastico, tenendo conto del progetto educativo della scuola, di quanto rilevato attraverso l’osservazione dei bambini e delle bambine, delle esigenze emergenti e di altri fattori contingenti. È una progettazione stabile nelle finalità educative, ma flessibile nei percorsi di esplorazione e conoscenza, in quanto pronta a cogliere le opportunità e le necessità che si evidenziano in corso d’anno. Progettare, ideare, costruire con i bambini e le bambine è importante perché siano coinvolti attivamente nei percorsi di apprendimento del fare e del pensare, condividendo l’elaborazione personale con il gruppo per confrontarla e costruire così riflessioni, ipotesi e verifiche. - Verifica e valutazione
La verifica e la valutazione vengono attuate in un processo interattivo: con i bambini e le bambine, tra le insegnanti e con i genitori.
- Progettazione
- La documentazione
L’itinerario che si compie nella scuola assume significato se viene rievocato, riesaminato, analizzato, ricostruito e socializzato; per questo si documentano i percorsi educativo-didattici dei bambini e delle bambine attraverso: esposizioni e raccolta degli elaborati personali o di gruppo che negli ambienti della scuola costituiscono una “mostra” permanente; fotografie; video-tape; registrazione e raccolta delle interazioni verbali. Altri documenti: Progetto Educativo; Progettazione Curricolare; Piano dell’Offerta Formativa (POF); Piano annuale per l’inclusione (PAI); Annotazioni delle osservazioni dei bambini e delle bambine; Registro di Sezione; Verbali dei Collegi Docenti e dei Consigli Genitori.