Criteri e metodo
L’esperienza formativa dell’apprendimento non può accontentarsi della meta finale, esige un itinerario, un progetto di esperienze capaci di attivare un “processo” significativo, verificabile in itinere attraverso prove oggettive di verifica e mediante l’uso di indicatori specifici.
Le funzioni della valutazione (diagnostica, formativa, sommativa, orientativa) sono finalizzate a verificare l’acquisizione di contenuti, abilità e competenze, individuare ed attuare interventi didattici ed educativi mirati, a comunicare tempestivamente alle famiglie l’esito di tale iter, ad orientare gli alunni verso uno sviluppo consapevole delle proprie potenzialità.
Gli aspetti valutati sono di tipo cognitivo (conoscenze, competenze, abilità), di tipo metodologico (autonomia e razionalità nell’organizzazione del lavoro) e di tipo psico-pedagogico (partecipazione alle attività proposte e socializzazione).
Griglie di valutazione
Gli strumenti della valutazione comprendono varie tipologie di verifiche scritte, pratiche ed orali con le relative griglie.
Comunicazione alle famiglie
Per comunicare l’andamento degli studenti alle famiglie, oltre alla possibilità di avvalersi del registro elettronico, sono previste alcune prassi che i docenti sono tenuti a seguire:
- colloqui individuali docenti-genitori con calendario settimanale;
- due ricevimenti generali pomeridiani nel corso dell’anno;
- pagelle a dicembre;
- scheda intermedia a marzo;
- pagella al termine dell’anno scolastico a giugno;
- colloqui con il coordinatore di classe o il Preside, su decisione del Consiglio di classe, per particolari situazioni.
Qualora uno studente avesse una o più discipline insufficienti, il Consiglio di classe è tenuto ad avviare interventi di recupero, fornire precise indicazioni di lavoro e ad attivare strategie di miglioramento dei livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione.